ICARO

Da diversi anni il ruolo della Polizia Stradale – quale settore specialistico della Polizia di Stato che si occupa in via principale del fenomeno infortunistico – non si ferma all’azione di prevenzione e repressione delle condotte pericolose ma si sviluppa anche nell’area dell’informazione, con una particolare attenzione verso i più giovani. Il rispetto delle regole non passa solo attraverso la coercizione ed i controlli, ma si basa anche sul convincimento che determinate norme costituiscano la migliore soluzione per garantire mobilità e salvaguardia dei beni primari della vita e dell’incolumità fisica” (Prefetto Luciano Rosini; Il Paradosso del Giovane Guidatore).

Il Progetto Icaro è la campagna di sicurezza stradale promossa dalla Polizia di Stato, dal Ministero dell’Istruzione e dalla Fondazione ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici); vede la collaborazione del Dipartimento di psicologia della Sapienza – Università di Roma, del Moige (Movimento italiano genitori), dell’Unicef e dell’Eni. “Icaro” nasce nel 2001 per diffondere tra adolescenti e giovani la cultura della sicurezza su strada, cercando di modificare mentalità e comportamenti spesso pericolosi.

Un dialogo convincente con gli utenti della strada, in particolar modo con i giovani, diventa strumento irrinunciabile per educare e costruire un cittadino consapevole ed un conducente responsabile.

I giovani rappresentano i primi destinatari della comunicazione in materia di sicurezza stradale: non soltanto perché l’incidente costituisce per loro la principale causa di morte – prima della malattia e della droga – ma soprattutto perché i ragazzi, già protagonisti della strada come pedoni, ciclisti e conducenti di ciclomotori, sono la generazione dei futuri automobilisti ed i migliori portavoce del messaggio di legalità con il mondo degli adulti.

L’iniziativa ha sempre avuto l’obiettivo di far comprendere ai giovani l’importanza del rispetto delle regole. Promuovere una cultura della legalità ed evitare che i giovani assumano comportamenti pericolosi, causa principale degli incidenti stradali. Ogni anno un tour attraversa le città italiane con carovane itineranti composte dal pullman azzurro della Stradale, auto d’epoca e autovetture dotate di tecnologie di controllo.

ICARO 20

ICARO 20 ha avuto come target di riferimento gli studenti delle Scuole Primarie e Secondarie di Secondo Grado ed il programma è stato sviluppato in continuità con le precedenti campagne di ICARO, ponendo l’accento sul tema dell’assunzione di comportamenti a rischio alla guida sotto l’effetto di attivazione psicofisica (stati emotivi o stati alterati della coscienza) e alterazioni cognitive (percezione del rischio e distrazione). Durante la formazione sono state altresì trattate le tematiche relative alle condotte su strada, allo scopo di porre l’attenzione su quali siano i comportamenti da attuare per ridurre la probabilità di incorrere in rischi specifici alla guida.
In particolare, oltre ad evidenziare alcuni comportamenti a rischio messi in atto dai diversi utenti della strada, sono stati considerati i temi relativi alle alterazioni psico-fisiche (alcool, stanchezza, ecc.) e ai processi di regolazione emotiva alla base di comportamenti a rischio alla guida e le alterazioni
cognitive
, come la sottostima del rischio, la mancata o ridotta elaborazione attentiva e l’errata esecuzione dei processi decisionali che possono avere un ruolo altrettanto importante nei processi decisionali alla guida.


Tali processi, infatti, sono fortemente interrelati tra loro: le alterazioni dei processi cognitivi alla guida sono spesso correlati a forme di disregolazione emotiva, che consistono principalmente nella mancata consapevolezza delle proprie emozioni e/o nell’incapacità a controllarne le manifestazioni ed utilizzare strategie flessibili e funzionali ai propri obiettivi.


Lo scopo degli interventi formativi e educativi è quello di fornire conoscenze e informazioni utili alla prevenzione e riduzione del rischio, ma diventano anche un’occasione di studio e di verifica di quali siano le caratteristiche che potrebbero, invece, condurre all’adozione di condotte e comportamenti rischiosi alla guida. Tale formazione diventa quindi un momento di conoscenza e sperimentazione delle proprie capacità, ma anche di valutazione degli elementi che attivano le condotte di rischio trattate lungo il percorso educativo.


Lo studio e la valutazione dei fattori di rischio connessi alla guida, la valutazione della loro influenza e la relativa percezione, rappresentano un modo per valutare alcuni elementi che possono concorrere a causare degli incidenti. L’analisi delle caratteristiche individuali, in termini di disposizioni, convinzioni, atteggiamenti e idee che si collegano ad una maggiore propensione al rischio, deve necessariamente essere presa in considerazione per raggiungere gli obiettivi formativi. È dunque fondamentale avvalersi di ricerche i cui risultati permettano di fornire una visione consapevole rispetto alle condizioni che favoriscono l’insorgenza dell’errore umano nella guida e nel comportamento su strada, oltre ai dati relativi al ruolo determinante di alcune dinamiche legate alla gestione e alla regolazione delle emozioni, all’attenzione e allo svolgimento di diversi compiti nella maggiore

ICARO 19

ICARO 18

Il target di riferimento del programma ICARO 18 sono stati gli studenti delle Scuole Secondarie di Primo e Secondo Grado. In continuità con l’edizioni di ICARO precedenti, è stato sviluppato ponendo l’accento sulla percezione del rischio, sulle convinzioni e sulle rappresentazioni mentali correlate alla problematica del multitasking e della distrazione alla guida, con una focalizzazione sulla mobilità degli utenti vulnerabili della strada.

Durante la formazione, non sono mancati riferimenti alle tematiche relative alle condotte su strada, con lo scopo di mettere in risalto quali sono le attenzioni comportamentali da attuare allo scopo di ridurre la probabilità di incorrere in rischi specifici. In particolare, oltre ad evidenziare alcuni comportamenti a rischio messi in atto dai diversi utenti della strada, sono stati considerati i temi relativi alla valutazione della prestazione cognitiva, all’attenzione alla guida e al ruolo e agli effetti del multitasking, in riferimento agli utenti vulnerabili, sia valutando la lesività connessa al mezzo, sia il ruolo del comportamento distratto alla guida sulla strada e agli effetti di questa interazione.

ICARO 17

La campagna ICARO 17 è stata diretta agli Istituti secondari superiori di primo e di secondo grado, ed ha avuto come tema il multitasking e la distrazione alla guida.

Prima dell’avvio delle attività educative e di formazione nelle classi, il Dipartimento di Psicologia dell’Università “La Sapienza”, finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha organizzato alcune giornate di formazione  per i referenti, nazionali regionali e provinciali all’educazione stradale del MIT e del MIUR e per i funzionari della Polizia stradale, presso l’Istituto per ispettori di Nettuno (RM) via Santa Barbara, 94, che si sono svolte dal 17 al 19 gennaio 2017.

ICARO 16

ICARO 16 ha avuto l’obiettivo di valutare le convinzioni e le condotte a rischio dei ragazzi, con una focalizzazione particolare sulla mobilità degli utenti deboli della strada: pedoni, ciclisti, motociclisti e ciclomotoristi introducendo temi fondamentali quali l’attenzione, i sistemi di sicurezza, la velocità e la visibilità alla guida.

L’impianto della ricerca, ormai consolidato negli anni, è previsto di varie fasi. Una prima fase di somministrazione, ai ragazzi, di un questionario “pre”, una fase di formazione (per un totale di circa 10.000 studenti “formati”) in cui viene attivata la partecipazione sia sul piano cognitivo sia sul piano emotivo tramite la visione di filmati, video live, ricostruzioni 3D di incidenti stradali, ed infine la somministrazione del questionario “post”.

I risultati emersi sono significativi, pertanto l’attività di formazione svolta da ICARO 16, si mostra di aumentare la sensibilità nei confronti dei pericoli stradali e nel contempo riesce ad incidere su alcune convinzioni profonde riguardo aspetti della sicurezza stradale.

ICARO 15

I destinatari della campagna ICARO 15 sono stati gli studenti delle Scuole Primarie e delle Secondarie di Primo e Secondo Grado di tutte le province italiane che hanno partecipato ad una serie di incontri svolti da funzionari e tutor. Le attività di educazione stradale si sono articolate secondo le seguenti direttrici che, peraltro, si pongono in linea e amplificano le campagne di comunicazione in atto del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e della Fondazione ANIA per la sicurezza stradale:

  1. Formazione diretta agli studenti delle Scuole Primarie: basata su un programma di educazione che coinvolga i bambini, i genitori ed i nonni, focalizzato sugli utenti deboli della strada, pedoni e ciclisti. Il programma, che ha previsto la compilazione di materiali per la valutazione pre-post intervento, è incentrato sulla visione di video-tutorial che illustrano comportamenti scorretti e corretti alla guida della bicicletta e su video interviste a personaggi significativi ed al loro rapporto con la bicicletta e ha previsto riflessioni anche sul tema della mobilità sostenibile e delle pratiche di salute.
  2. Formazione diretta agli studenti delle Scuole Secondarie di Primo Grado: basata su un programma di educazione che coinvolga i ragazzi sull’uso della bicicletta come primo mezzo di trasporto. Il programma ha previsto la compilazione di valutazioni pre-post intervento sui comportamenti tipici che i ragazzi adottano in bicicletta e domande sulla frequenza e modalità d’uso, unitamente alla visione di video-tutorial che illustrano comportamenti scorretti e corretti alla guida della bicicletta e su video interviste a personaggi significativi ed al loro rapporto con la bicicletta e ha previsto riflessioni anche sul tema della mobilità sostenibile e delle pratiche di salute.
  3. Formazione diretta agli studenti delle Scuole Secondarie di Secondo Grado: basata su un programma di sensibilizzazione sui temi della sicurezza stradale e della disabilità. Il programma è stato incentrato sul cortometraggio “Il sogno di Brent” e su testimonianze di giovani vittime di incidenti stradali come attivatori emozionali ed esercizi, incentrati sulle storie di chi, avendo avuto gravi incidenti stradali, ha riflettuto in modo diverso sui valori fondamentali della vita e ha costruito attraverso la resilienza (capacità di rispondere ai gravi traumi in modo costruttivo) quella che loro stessi definiscono “una nuova esistenza.

ICARO 14

Per l’edizione ICARO 14 la formazione è stata diretta ai ragazzi delle Scuole Secondarie superiori partendo dagli indicatori della Campagna ANIA in circolazione utilizzando un “attivatore emozionale” centrato sulle storie di chi, avendo avuto gravi incidenti stradali, ha riflettuto in modo diverso sui valori fondamentali della vita e ha costruito attraverso la resilienza (capacità di rispondere ai gravi traumi in modo costruttivo) quella che loro stessi definiscono “una nuova vita”.

L’attivatore emozionale è dato da un video che raccoglie varie storie raccontate secondo una struttura che evidenzi in primo luogo quanto la vita aveva “offerto” e quindi i momenti importanti e significativi e poi come è cambiato il tutto dopo l’incidente e la nuova visione che evidenzi la resilienza, quindi come si è costruito il nuovo modo di affrontare la realtà ma anche quali sono stati i cambiamenti e dunque il tema della perdita. In aggiunta, sono state inserite testimonianze di parenti o amici che hanno perso qualcuno sempre secondo questa struttura: il prima, il dopo, la resilienza e il cambiamento, il tema della perdita.

Il secondo target della campagna ICARO 14 è stato rappresentato dai bambini della Scuola Primaria e dai loro genitori, con l’obiettivo di sensibilizzare alle regole da seguire quando si è su strada e di promuovere la resilienza.

ICARO 13

Nell’edizione 2013 la campagna di sensibilizzazione ha previsto, oltre all’utilizzo dei prodotti nati nell’ambito del Progetto europeo ICARUS (Inter-Cultural Approaches for Road Users Safety, TREN/SUB/01-2008), realizzati grazie alla sinergia e al costante impegno che gli Enti coinvolti hanno erogato per le politiche di prevenzione e informazione/formazione sulla sicurezza stradale, risultato di un impegno in ambito preventivo delle Istituzioni coinvolte che dura da oltre dieci anni, anche un percorso sulle “Vittime della strada” incentrato sull’uso del film “Il sogno paralimpico di Brent Winters”. Il film, nato da una co-produzione di Lucky Dreams e RAI Fiction, unitamente al Comitato Italiano Paralimpico, ideato da Andrea Lucchetta e Alessandro Belli, patrocinato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dall’ICS – Istituto per il Credito Sportivo, e sponsorizzato dal Ministero per gli Affari Regionali, Sport e Turismo, presenta il tema della disabilità fisica a seguito di incidente stradale che risulta essere profondamente connesso con gli incidenti stradali. Infatti, le stime di prevalenza di condizioni di disabilità post-incidente varia dal 2% al 87%, principalmente a causa delle difficoltà metodologiche nella misurazione degli esiti non mortali dopo l’incidente (Ameratunga et al., 2004).

Nell’ambito della riflessione proposta all’interno dell’intervento della campagna di ICARO 13, è stato proposto il film nella versione della durata totale di 25 minuti e 38 secondi, corredato da questionari pre e post-intervento al fine di raccogliere dati sulla valutazione dell’iniziativa proposta, unitamente alla valutazione di altre caratteristiche e abitudini proprie della popolazione dei giovani guidatori, nonché delle schede per la raccolta di messaggi in bottiglia scritti dai singoli partecipanti e dei tweet scritti in piccoli gruppi all’interno delle classi coinvolte nella Campagna.

ICARO 12

Per l’edizione di ICARO 12 è stato realizzato un intervento nella Scuola Secondaria di Secondo Grado con una raccolta dati sulla valutazione e sul monitoraggio di quanto realizzato negli anni precedenti con le iniziative di ICARO. In questo ambito, gli Operatori della Polizia Stradale, Ministero dell’Interno, dopo una giornata di formazione, hanno proceduto a realizzare un intervento formativo all’interno delle Scuole Superiori di Secondo Grado interessate, che ha previsto anche la visione e la valutazione di alcune campagne di comunicazione istituzionale sulla sicurezza stradale realizzate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nell’ambito del contratto stipulato il 27 Aprile 2012 (prot. n. 22.41) tra il Ministero dell’Infrastrutture e dei Trasporti e il Dipartimento di Psicologia, “Sapienza” Università di Roma.

L’obiettivo principale della ricerca è stato quello di valutare il grado di efficacia di alcune campagne sociali sulla sicurezza stradale, in particolare in riferimento ai giovani, che rappresentano il target di maggiore complessità nell’assunzione di comportamenti sicuri e prudenti su strada. Al fine di individuare le corrette ed efficaci strategie comunicative da proporre nel campo della prevenzione dell’incidentalità stradale è molto importante conoscere gli elementi che possono favorire la comprensione del messaggio comunicativo ed il rispetto delle regole.

ICARO 11

ICARO 11 ha previsto la realizzazione di un modello di educazione stradale diretto ai bambini della Scuola dell’infanzia. Si tratta di un lavoro parte di un più ampio progetto sulla costruzione di modelli educativi integrati da utilizzare nei cicli scolastici, a partire dalla Scuola primaria sino alla Scuola Secondaria di primo e di secondo grado.

Nell’ottica dell’utilità di una sensibilizzazione al corretto comportamento sulla strada è parso utile dar luogo all’inizio dell’intervento fin dalle Scuole per l’infanzia, in modo di favorire lo sviluppo di un “habitus mentale” orientato alla sicurezza e ai comportamenti funzionali alla convivenza e al benessere.

L’intervento ha avuto come presupposto che i bambini di età prescolare, così come quelli del primo o secondo anno di scuola primaria, non sono utenti autonomi della strada e che non è opportuno incentivare un’autonomia precoce. Vi sono infatti studi che dimostrano un effetto paradossale degli interventi educativi volti a far apprendere come si attraversa la strada: crescita anziché diminuzione degli incidenti.  Probabilmente ciò accade poiché, a seguito degli interventi stessi, i genitori lasciano maggiore libertà ai bambini, mentre di fatto attraversare è un compito troppo difficile e pericoloso, anche se in teoria il bambino “sa come si fa”. In particolare, non solo fino ai 6-7 anni, ma anche dopo, i bambini non riescono a suddividere la propria attenzione tra molti stimoli in rapida sequenza o in contemporanea. Dunque il traffico, presente ormai non solo nelle città ma anche nei paesi, non è affrontabile in tutta sicurezza dai bambini non accompagnati.

A che cosa dunque si può mirare? Obiettivo principale dell’intervento è stato quello di raggiungere una “obbedienza coinvolta” del bambino a chi lo accompagna per strada, ossia la capacità di aderire alle richieste non per paura o passivamente, ma sentendosi parte attiva di quello che si fa. Molti studi dimostrano che è importante passare dall’obbedienza passiva, dettata solo dal rispetto dell’adulto o dalla paura della  sanzione, all’obbedienza coinvolta, che invece è dettata dalla comprensione della regola. L’obbedienza coinvolta è il primo passo per poi arrivare all’autonomia di giudizio e comportamento.

Questa Edizione di ICARO ha previsto la collaborazione del Team di Explora, il Museo per i bambini che ha sede in Roma e che ha sviluppato attività educative rilevanti anche nell’ambito di progettazioni europee. Si tratta di un Museo completamente dedicato ai bambini e che si avvale di strategie educative particolarmente avanzate.

Il Team di Explora ha strutturato, sinergicamente con il Dipartimento di Psicologia, “Sapienza” Università di Roma, un programma di attività che è stato implementato portato nelle città coinvolte nella Campagna ICARO 11. Inoltre, è stata realizzata una breve animazione a cura della Scuola Internazionale di Comics e sponsorizzata da RAI Cinema. I soggetti dell’animazione sono in linea e continuità con i contenuti del Progetto ICARO e sono stati ideati sulla base di precisi obiettivi educativi. L’animazione è stata utilizzata come filo conduttore nelle attività di sensibilizzazione e formazione con i bambini delle Scuole per l’infanzia e dei primi anni delle Scuole primarie, nonché a rappresentare l’attività di ICARO 11 in sedi opportune.

ICARO 10

L’intervento formativo Icaro 10, per i ragazzi di scuola secondaria di primo grado, nasce con il duplice obiettivo di educare i ragazzi al rispetto delle regole del Codice della strada e creare una maggiore prossimità con gli operatori di Polizia. Si vuol avvicinare i ragazzi agli operatori in modo tale che questi ultimi non vengano visti esclusivamente come erogatori di sanzioni, ma anche come punti di riferimento di cui potersi fidare.

Dal punto di vista contenutistico, Icaro 10 ha avuto l’obiettivo di trasmettere ai ragazzi alcune informazioni relative a regole da rispettare quando si va in bicicletta (in vista anche del loro prossimo accesso alla guida di motorini e scooter) e ad educarli a riconoscere le diverse responsabilità relativamente agli incidenti che possono verificarsi in strada.  Il fine ultimo dell’attività formativa non è solo quello di favorire l’apprendimento delle regole e la conoscenza dei segnali, ma anche quello di modificare un eventuale atteggiamento fatalistico nei confronti degli incidenti stradali.

Incrementando nei ragazzi il senso di responsabilità, si mira infatti a creare dei fruitori della strada che siano veramente convinti dell’utilità del rispetto delle regole e che non si limitino a rispettarle solo per evitare sanzioni, ma perché convinti della loro effettiva utilità. Questa comprensione è certamente possibile, anche in base alle caratteristiche dello sviluppo cognitivo in questa fascia di età.

ICARO 9

Le attività proposte nel progetto “Icaro 9”, sono state indirizzate alle Scuole primarie di diverse città italiane. Così come per tutte le attività di Icaro gli interventi formativi sono stati accompagnati da una raccolta di dati che ha permesso di valutare l’efficacia delle azioni proposte.

Nella realizzazione del pacchetto di formazione si è tenuto in debita considerazione che la formazione con i bambini dai sei ai dieci anni deve tener considerare il livello di sviluppo raggiunto dalle loro capacità cognitive. In questa fascia di età i bambini imparano a compiere delle operazioni logiche, però il loro pensiero è ancora fortemente ancorato alla realtà. I ragionamenti completamente astratti per questi bambini sono molto complessi, se non impossibili da capire. Per questa ragione anche la formazione, perché sia efficace, deve essere molto basata sulla concretezza.

Al fine di rendere concrete e comprensibili le attività proposte per l’educazione stradale ci siamo serviti di alcuni strumenti come la proiezione di un filmato appositamente realizzato, il disegno, le simulazioni, le attività proposte in forma di gioco e la discussione in classe.

Il filmato è stato realizzato con la composizione di spezzoni di cartoni animati molto noti. La finalità della proiezione del filmato ha lo scopo di attivare le conoscenze dei bambini facendo riferimento a materiali che molto probabilmente sono già parte del loro patrimonio culturale e che in ogni caso risultano per loro accattivanti. Questo permette di mostrare, attraverso i cartoni animati, anche le conseguenze più gravi a cui può portare il mancato rispetto di una regola come “allacciarsi le cinture di sicurezza” senza però toccare la sfera emotiva del bambino.

Un altro mezzo largamente impiegato nelle attività proposte è stato il disegno. Questo strumento è stato utilizzato negli esercizi per attivare le conoscenze che il bambino già possiede oppure, come “memoria”, per documentare e lasciare traccia di quanto si è fatto, come avviene nella creazione del cartellone.

Nelle attività proposte si è fatto uso anche di simulazioni pratiche, cioè si è fatto simulare ai bambini alcune situazioni di vita quotidiana sulla strada. Questo tipo di attività è stata proposto al termine del percorso e lo scopo è stato quello di portare su un piano concreto le informazioni che sono state proposte sulle regole della strada. Si vuol appunto permettere ai bambini di mettere in pratica, in un contesto sicuro e controllato, quello che hanno imparato sull’educazione stradale.

Il gioco è un’ attività a cui i bambini si dedicano sempre con piacere, essi infatti giocano per il puro piacere di farlo senza necessità di ulteriori motivazioni. Inoltre in età scolare i bambini cominciano ad apprezzare i giochi con regole di tipo competitivo. Naturalmente queste attività saranno efficaci solo se l’adulto riuscirà a gestirle e ha portarle avanti facendo rispettare le regole e mantenendo sempre presente l’obiettivo e cioè veicolare i contenuti sull’educazione stradale.

Tutte le attività hanno fatto poi largo uso della discussione tra bambini, questo è lo strumento di elezione proposto per questo percorso formativo e al quale gli Operatori della Polizia stradale sono stati debitamente formati.

ICARO 8

Gli incidenti stradali sono un fenomeno determinato da diverse cause i cui effetti si sommano, o peggio si moltiplicano. Ad un livello possono certamente collocarsi fattori che riguardano il veicolo che si guida, le sue prestazioni, il suo stato di manutenzione, ecc. Ad un altro livello si collocano fattori che riguardano le condizioni ambientali in cui si guida, ad esempio le condizioni della strada, le condizioni di illuminazione, ecc. Ad un terzo livello si collocano però i fattori che riguardano il guidatore. La rilevanza di questi fattori è ben nota e testimoniata dalle statistiche che indicano che la responsabilità degli incidenti stradali sia da attribuirsi per il 90-95% a dinamiche che registrano l’ovvio contributo dell’errore umano.

Agire su questi fattori è possibile sia attraverso l’applicazione di procedure di prevenzione e repressione delle violazioni del codice che attraverso concomitanti azioni di educazione e formazione. Le donne e gli uomini della Polizia Stradale sono direttamente chiamati in causa per tutti questi difficili compiti.

Per poter agire efficacemente in primo luogo è necessario capire quali siano i processi di pensiero che spingono un giovane a prendersi dei rischi alla guida, quali sono le idee o le convinzioni sbagliate che si associano a questi comportamenti. Conoscere queste idee è il primo passo per provare a modificarle ma poi è però necessario riuscire a comunicare con i ragazzi in modo efficace, cercando di entrare in sintonia con le loro emozioni, i loro codici i loro linguaggi.

Da queste considerazioni trae spunto la stesura di questa guida. Essa contiene alcune informazioni su quello che abbiamo potuto capire sui giovani guidatori grazie a una ricerca condotta dal Dipartimento di Psicologia in collaborazione con  la Polizia di Stato, l’ANIA, il Ministero dei Trasporti, il Ministero della Pubblica Istruzione, l’UNICEF e Sicurstrada ed eseguita grazie allo straordinario impegno delle donne e degli uomini della Polizia Stradale in occasione della precedente edizione di ICARO.

Partendo da queste informazioni abbiamo costruito alcuni “strumenti” che possono, nel nostro intento, facilitare il compito agli operatori della Polizia che entreranno a diretto contatto con i giovani nelle scuole. Alcuni di questi strumenti sono di natura concettuale. Un intervento efficace dovrebbe agire in modo mirato su quelle idee e su quei comportamenti che espongono un giovane guidatore al rischio di incidenti, per questo abbiamo ritenuto opportuno descrivere queste idee e questi comportamenti e anche descrivere i “momenti” e le condizioni che spingono un giovane verso il rischio.

Questo piccolo “manuale” però non è solo uno strumento informativo sulle direzioni che dovrebbero essere prese in un intervento. In esso vengono forniti anche dei suggerimenti, degli espedienti comunicativi, sul modo in cui suscitare l’attenzione dei ragazzi, su come spingerli a riflettere apertamente sulla guida, mettendo anche in discussione le proprie idee. Abbiamo anche cercato il modo di innescare la discussione attraverso delle sequenze cinematografiche, visto che il cinema propone costantemente linguaggi, tematiche e personaggi capaci di captare l’attenzione e suscitare le emozioni dei giovani. Inoltre abbiamo proposto situazioni, giochi logici e spunti per la discussione che possono essere utilizzati da chi opera interventi con i giovani guidatori. Questa guida dovrebbe permettere un utilizzo più chiaro e agevole di questi strumenti nell’obiettivo di condurre interventi quanto più possibile mirati all’obiettivo ed efficaci.

ICARO 7

Coerentemente con la filosofia che ispira le iniziative di ICARO, il progetto presentato si propone l’obiettivo di costruire un percorso che parta dalla conoscenza da parte dei giovani delle proprie caratteristiche individuali, e attraverso una maggiore coscienza di sé, delle proprie forze e dei propri limiti, individua le modalità di comportamento più adattive e funzionali alla sicurezza per sé stessi e per gli altri. Il progetto è rivolto a studenti/esse delle scuole superiori. Sono state coinvolte le scuole superiori (Licei, Istituti Tecnici, Istituti professionali) di 12 città nel territorio nazionale caratterizzate da un elevato tasso di incidenti stradali nella popolazione dei giovani guidatori dislocate sull’intero territorio nazionale (4 Nel nord Italia; 4 nel Centro; 4 nel Sud Italia).

Il progetto prevede un percorso di costruzione di conoscenze a partire da dati concreti direttamente forniti dai partecipanti che rappresentano, contemporaneamente, i beneficiari e i principali protagonisti dell’intervento proposto. Ci si propone di stimolare l’attenzione riguardo ai temi della sicurezza stradale attraverso un percorso di analisi, esperienze e di discussione che permetteranno poi la progettazione di una campagna di promozione della sicurezza stradale direttamente impostata dai giovani per i propri coetanei.

In particolare il progetto ha previsto tre obiettivi distinti:

  1. Di raccogliere informazioni sulle condizioni che producono l’insorgenza dell’errore umano nella guida, sul ruolo che alcune caratteristiche individuali possono avere nello spiegare una maggiore o minore propensione verso comportamenti di rischio alla guida e sulla presenza di differenze individuali accertabili nella capacità di mantenere un adeguato livello di prestazione in alcuni momenti critici nell’arco delle 24 ore.
  2. Di valutare l’efficacia delle azioni proposte all’interno del progetto ICARO attraverso un modello longitudinale con valutazione pre-post. Uno dei più rilevanti problemi che insorgono nel momento dell’impostazione di una serie di azioni di sensibilizzazione su un tema come quello della sicurezza stradale è quello della valutazione dell’efficacia del percorso intrapreso. In questo caso, il progetto prevede già a monte un percorso di monitoraggio in itinere ed ex post.
  3. Di valutare l’efficacia delle azioni proposte all’interno di un disegno di tipo qualitativo basato su focus group su insegnanti e studenti delle scuole coinvolte all’interno di ICARO.