Il progetto ha come obiettivo specifico la creazione e l’elaborazione di pacchetti educativi volti allo sviluppo di una formazione del personale interforze addetto all’accoglienza delle vittime del crimine (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza), allo scopo di portare sia gli operatori che le vittime ad una maggiore presa di coscienza ed al superamento delle obiettive difficoltà che spesso si incontrano nel corso delle particolari circostanze in cui operatori e vittime vengono a contatto. Questo obiettivo sarà raggiunto previa analisi del fabbisogno sul territorio con il coinvolgimento dei beneficiari e lo sviluppo di attività formative propedeutiche alla creazione di reti multidisciplinari durevoli e diffondibili mediante mainstreaming a livello internazionale.
Il progetto intende creare un contesto di migliore accoglienza per le vittime del crimine mediante un pacchetto formativo diretto a personale delle Direzioni centrali degli istituti di istruzione e delle scuole di Polizia che ne diffonderà i contenuti acquisiti, inserendoli nei corsi rivolti agli operatori a livello europeo. Ciò consentirà il confronto con i paesi che già attuano programmi di formazione con le Forze dell’Ordine e la possibilità di fornire alle vittime risposte più adeguate e ai governi di rivedere le loro politiche in materia di vittimologia.
La finalità principale di AViCri consiste nella realizzazione di un’attività formativa interforze, diretta agli operatori delle Forze dell’Ordine nel settore specifico dell’assistenza e tutela alle vittime del crimine e che proponga e sviluppi strumenti utili all’ascolto e all’interazione.
In linea con i principi comunitari, parte integrante del programma Daphne è data dal confronto e dalla cooperazione internazionale. Tale attività è finalizzata all’attuazione di un proficuo scambio e alla diffusione di esperienze utili a fornire alle vittime risposte adeguate ed ai Governi, informazioni destinate a costituire una base per le politiche in materia di vittimologia.
Il Progetto mira inoltre ad elevare la professionalità degli operatori attraverso un vero e proprio “training in vittimologia” che renda più agevole ed efficace il dialogo con persone vittime del crimine.
Infine, mira ad ottenere la condivisione delle migliori prassi in tema di Polizia di “prossimità”, inserendosi in un quadro internazionale di più ampie iniziative di tutte le Forze di Polizia per la tutela delle vittime di reato.